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La notte di Auschwitz. La concezione del male nei testi letterari di Elie Wiesel

TranseuropA

Massa, 2015; br., pp. 150, cm 14x21.
(Narratori delle Riserve).

collana: Narratori delle Riserve

ISBN: 88-98716-25-7 - EAN13: 9788898716258

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.22 kg


Nel 1945 l'umanità scopre un volto del male che fino ad allora nella storia non si era mostrato: Auschwitz. Poste di fronte a quest'evento, la ragione e la filosofia sembrano aver smarrito le loro risorse per comprendere e interpretare una realtà che appare radicalmente nuova e smisurata. Un'indicazione viene invece dalla letteratura. Dopo l'esperienza di internato in quel campo della morte, infatti, il premio Nobel per la pace Elie Wiesel decide di scrivere racconti, cronache e commenti. Per testimoniare, per tentare di capire, per guardare la storia dal mondo sicuro dell'immaginazione e della creatività. E per permettere la sopravvivenza a se stesso, alla sua generazione e a quelle successive. Proprio all'interno della ricchissima produzione letteraria di Wiesel quest'agevole opera individua spunti e tracce per una riflessione profonda e intensa sul male a partire dalla novità che l'evento di Auschwitz costituisce. Perché incontrare l'orrore è l'unico modo per saperlo riconoscere e poterlo affrontare quando di nuovo si ripresenti, magari in forme diverse ma non meno terribili.

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