Storia e storici delle religioni in Italia
Edizioni dell'Orso
Alessandria, 2012; br., pp. 184, ill., cm 17x24.
(Biblioteca di Studi Storico-Religiosi. 8).
collana: Biblioteca di Studi Storico-Religiosi.
ISBN: 88-6274-410-2
- EAN13: 9788862744102
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.59 kg
In Italia la storia delle religioni nasce relativamente tardi - quando nelle università di altri paesi europei esisteva già da decenni - anche in ragione delle opposizioni di tipo politico, religioso, generalmente culturale che ha dovuto fronteggiare. Tali opposizioni hanno fatto sì che si trovasse, fin da quando ha compiuto i primi passi, nella necessità di conquistare e difendere i propri spazi, sicché i suoi esponenti hanno da sempre dedicato larga parte delle loro energie a riflettere sui problemi teorici che essa poneva. Questo libro intende contribuire, attraverso una serie di studi su questioni particolari - ciascuno dei quali presenta tuttavia implicazioni più generali - a tracciare la storia dei dibattiti che la hanno caratterizzata. Dopo un'indagine sulla diffusione dell'interesse per le religioni fra la fine del Diciannovesimo secolo e l'inizio del Ventesimo e sul ritardo con il quale tale interesse si è tradotto nella creazione di cattedre e istituti universitari sono trattate due questioni: quella delle relazioni fra storia delle religioni e storia del cristianesimo e quella dell'attenzione che studiosi legati al modernismo come Ernesto Buonaiuti, Nicola Turchi, Uberto Pestalozza hanno dedicato alle religioni non cristiane, in particolare nelle pubblicazioni periodiche che hanno promosso o alle quali hanno collaborato. Luigi Salvatorelli e Raffaele Pettazzoni propongono le prime elaborazioni teoriche, che mettono fin da subito sul tappeto la questione del ruolo della fenomenologia nelle ricerche religiose. Le posizioni di Pettazzoni e di alcuni studiosi della generazione successiva alla sua (Ugo Bianchi, Angelo Brelich, Ernesto De Martino) sono quindi prese in considerazione alla luce del tema del rapporto fra approcci storici e fenomenologici e di quello del confronto con prospettive diverse, qual è quella di Károly Kerényi. L'esame di questi argomenti aiuta a chiarire i termini di una serie di dibattiti che si sono svolti intorno a problemi - quelli del concetto di religione, della relazione fra storia e "strutture", della comparazione e delle sue giustificazioni, dei nessi fra storia delle religioni e altri strumenti di studio dei fatti religiosi come la sociologia, la psicologia, la filosofia, la teologia - ancora del tutto attuali: dibattiti che hanno portato, nel secolo scorso, la storia delle religioni italiana a porsi in prima fila nella riflessione teorica e metodologica.