Jean Cocteau teorico del cinema
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2018; br., pp. 148, ill., cm 13x20.
(Mimesis-Cinema. 64).
collana: Mimesis-Cinema
ISBN: 88-575-4825-2
- EAN13: 9788857548258
Soggetto: Cinema,Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.31 kg
L'interesse di Jean Cocteau è interamente rivolto alla «poesie», come strumento principe per conoscere e rappresentare il mondo, soprattutto quello interiore, ed è proprio in questa chiave che bisogna leggere anche ir suo cinema. Il suo approdo alla «dixième muse» è assolutamente naturale per un artista a tutto tondo come lui, che non ha mai operato una netta distinzione tra le arti, promuovendo una straordinaria intermedialità ed esplorando i tutti i tipi di linguaggio tino a scoprire le potenzialità del connubio tra immagine e parola in questa «véritable art des poétes». I suoi film, intervallati spesso da un notevole lasso - di tempo, si presentano come degli «objets difficiles à ramasser», secondo la celebre espressione di cui il poeta stesso si serve per definire le sue opere, in quanto è difficile inferirli a pieno in una corrente artistica e sono piuttosto criptici, se non si conosce a fondo la sua concezione del cinema. Infatti Cocteau può essere a buon,diritto inserito nel novero dei teorici del cinema, in quanto, pur non avendo mai scritto un vero e proprio trattato sull'argomento, in numerose sue opere si evincono i principi guida della sua riflessione sul nuovo medium, che si ritrovano poi applicati nella sua filmografia.