Ferite dell'anima e corpi prigionieri. Suicidio e aiuto al suicidio nella prospettiva di un diritto liberale e solidale
BUP - Bononia University Press
Bologna, 2021; br., pp. 76.
(Seminario giuridico dell'Università di Bologna. 308).
collana: Seminario giuridico dell'Università di Bologna
ISBN: 88-6923-743-5
- EAN13: 9788869237430
Testo in:
Peso: 1 kg
Il tema del suicidio richiede un confronto con questioni esistenziali fondamentali e il principale rischio di chi affronta un argomento così vertiginoso è quello di non riconoscerne la complessità. La perenne tentazione del giurista è di "chiudere le porte" a una riflessione problematica e sofferta ricorrendo ad equiparazioni che producono effetti semplificatori e occultano la molteplicità delle questioni in gioco. Questo scritto, all'opposto, si pone l'obiettivo di svelare l'inadeguatezza di alcune assimilazioni: la "liceità del suicidio" - principio fondamentale del biodiritto penale - non comporta automaticamente la "liceità dell'aiuto al suicidio". E il concetto stesso di "aiuto al suicidio" dev'essere analizzato nelle sue numerose sfaccettature: l'agevolazione al suicidio "tradizionale" - provocato da forte sofferenza psicologica ed esistenziale - non può essere equiparata al fenomeno differente e dilemmatico dell'aiuto medico a morire. Il compito di delineare tali distinzioni con nettezza è necessario e urgente, anche alla luce delle recenti e celebri sentenze della Corte costituzionale italiana e di quella tedesca, che per motivi diversi rischiano di generare equivoci e fraintendimenti. L'aiuto al suicidio e il suicidio medicalmente assistito non sono gemelli congiunti e neppure fratelli: sono soltanto parenti che si ribellano a una convivenza forzata. Nell'ambito di queste coordinate il presente volume fornisce un contributo di fondamentale importanza anche nella prospettiva di un dibattito pubblico ponderato sulle questioni di fine vita.