libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Steve McCurry. Afghanistan

Taschen

Testo Inglese, Francese e Tedesco.
Köln, 2017; ril., pp. 256, ill., cm 27,5x38.
(Fotografia).

collana: Fotografia

ISBN: 3-8365-6936-1 - EAN13: 9783836569361

Soggetto: Collezioni,Fotografia

Testo in: testi in  tedesco, inglese, francese  testi in  tedesco, inglese, francese  testi in  tedesco, inglese, francese  

Peso: 3.12 kg


Malgrado siano scaturite da questo caos, le immagini che trapelano dal conflitto sono tra le più belle e spettacolari. L'illustre fotografo americano Steve McCurry si è recato in Afghanistan più e più volte negli ultimi 40 anni: con ogni probabilità è il miglior fotografo ad aver battuto questi territori. Il suo celebre scatto Afghan Girl (1984) - triste e angoscioso, ma al contempo pieno di grazia e dignità - pubblicato sulle copertine delle riviste di tutto il mondo, è probabilmente il suo ritratto più potente. Racchiude l'atmosfera senza tempo e il tocco pittorico che caratterizzano le sue opere e crea un netto contrasto con lo scenario di guerra in cui si inserisce. Steve McCurry ha dovuto affrontare i pericoli che fanno parte della vita "on the road" dei fotografi. Spesso si è avventurato in prima linea, correndo enormi rischi; durante la sua prima missione in Afghanistan, nel 1979, riuscì ad attraversare illegalmente il confine con il Pakistan indossando gli abiti tradizionali afghani. Quel viaggio tra paesaggi insidiosi e inaspettati, in una terra contesa tra i Mujahideen, i russi e i talebani, fu il primo di una lunga serie. Molti altri fotografi hanno seguito le orme di Steve McCurry. Ma la sua opera ad oggi non ha eguali.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
non disponibile - NON ordinabile

design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci