Una infanzia siberiana
Marsilio
Venezia, 2017; br., pp. 159, cm 14x21.
(Gli Specchi).
collana: Gli Specchi
ISBN: 88-317-2670-6
- EAN13: 9788831726702
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.18 kg
La Russia che vive in questo libro singolare e inatteso è quella dell'estremo oriente siberiano, una Russia sconosciuta, mai entrata nella letteratura. Se questo è lo spazio sconfinato del libro, il tempo della sua narrazione non è meno ricco di interesse: gli anni cupi e clamorosi del trionfo del potere staliniano. In questo spazio-tempo, tra popolazioni autoctone di varie etnie (tungusi, ghiliaki, nanai), contadini deportati dopo la collettivizzazione delle campagne (i kulaki) e un variopinto campionario di nazionalità (coreani, cinesi, tatari, polacchi), nella comunità russa cresce una bambina dotata di una sensibilità che le permette di cogliere non solo i dettagli, ma l'anima stessa della realtà che la circonda, e di una capacità di trarre dall'aspra esperienza quotidiana l'energia di sviluppo della sua personalità. La sua infanzia e adolescenza si svolgono tra natura e storia: la natura è quella selvatica della taiga siberiana, nel cui mondo severo eppure fascinoso essa è immersa come una sua parte, e la storia è quella che si va facendo lontano, a Mosca, e i suoi echi arrivano drammaticamente fino a quello sperduto villaggio in terra asiatica. Oltre alla visione analitica, quasi da naturalista, del regno vegetale e animale, e alla sottigliezza con cui sono percepiti i segni del regime politico del paese, affascina nel libro la sequela di destini umani che di volta in volta entrano nella narrazione. La miniera d'oro, in cui suo padre lavora e vive con la famiglia, diventa un punto eccentrico rivelatore di una immensa realtà. In una appendice di "Una infanzia siberiana" lo scenario muta radicalmente, diventa italiano e l'autrice racconta gli straordinari incontri con personaggi come Palmiro Togliatti e Karol Wojtyla e letterati come Sergio Solmi e Franco Fortini, oltre che con uno scrittore sovietico "stalinista", autore di un romanzo che fece scandalo e del quale anch'essa è protagonista.