Cavalli di razza. Appunti del figlio di un giornalista sportivo
66th and 2nd
Traduzione di Tonoli G.
Roma, 2018; br., pp. 256, ill.
(Vite Inattese).
collana: Vite Inattese
ISBN: 88-3297-043-0
- EAN13: 9788832970432
Testo in:
Peso: 1.23 kg
Una sera, mentre lo assiste al suo capezzale, John Jeremiah Sullivan chiede al padre Mike, che ha passato la vita a scrivere di sport dopo aver rinunciato a ogni ambizione poetica, quale sia stato il momento più straordinario della sua carriera. «Ero al Derby di Secretariat, nel '73» risponde Mike. «È stato... pura bellezza». John è nato a pochi passi dalla sede del Kentucky Derby, la celebre corsa riservata ai purosangue di tre anni d'età, eppure fino ad allora si era sempre tenuto alla larga dall'ippica, e dallo sport in generale. Ma le parole del padre, e la sua improvvisa scomparsa, lo spingono a esplorare dall'interno il mondo delle corse dei cavalli, riscoprendo le irripetibili vittorie di Secretariat e assistendo alle imprese di War Emblem in un'America ancora sconvolta dall'11 settembre. Ne nasce un originale viaggio per non iniziati nella storia e nella letteratura sui cavalli, che in ogni momento si rivelano intrecciate alle vicende dell'uomo, dalle pitture rupestri di Chauvet a Guernica di Picasso, dal leggendario destriero di Cortes alle funeste fantasie eugenetiche del Terzo Reich. "Cavalli di razza" è prima di tutto la commossa riflessione di un ragazzo che fa i conti con la difficile eredità paterna, oltre che una ricerca sul senso stesso della scrittura. «I figli» dice Sullivan «spesso vagano come sonnambuli sulle sconfitte dei padri».