Morte di una primadonna slovena
Zandonai
Traduzione di Calaon S. e Trzan S.
Rovereto, 2007; br., pp. 197, cm 12x19,5.
(I Piccoli Fuochi).
collana: I Piccoli Fuochi
ISBN: 88-95538-01-3
- EAN13: 9788895538013
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.26 kg
All'apice della sua carriera artistica, la cantante lirica Lea Kralj concorre al titolo di "Slovena dell'anno", indetto da una rivista glamour: chiamato a pronunciarsi sulla sua candidatura è un giovane giornalista francese, omosessuale, che negli ultimi anni ha accompagnato la primadonna nelle sue tournee europee, fra teatri, anonime stanze d'albergo e luoghi d'infanzia. La vita di Lea - che si consuma in amori ambigui o volutamente ancillari e si accende nella sublime arte con cui la primadonna sa rappresentare, come nessun'altra, la morte sulla scena - sembra sempre sul punto di incrinarsi, e ci viene restituita dal narratore-accompagnatore attraverso dettagli minimi, in un resoconto frantumato ed ellittico, quasi a scandire un'omelia impossibile. Quel che grava su Lea - via via mutilandola, nonostante il suo talento - è l'ombra della madre, la signora Ingrid. all'apparenza innocua, in realtà emanazione di un archetipo: la madre divoratrice. Madre e figlia celebrano insieme un vero e proprio rituale, le cui tappe iniziatiche sono la distanza, la privazione e il silenzio, e nel quale una delle due è destinata a soccombere.