I cantastorie di Marrakesh. Dialogo sulle radici, l'identità migrante, il razzismo, l'impegno, la scrittura
Compagnia Editoriale Aliberti
Correggio, 2022; br., pp. 107, cm 14x21.
(I libri della Salamandra).
collana: I libri della Salamandra
ISBN: 88-9323-504-8
- EAN13: 9788893235044
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0 kg
Per chi voglia scoprire o approfondire la figura di Tahar Ben Jelloun - citato anche in una serata di Sanremo 2022, con un brano tratto da Il razzismo spiegato a mia figlia - non c'è niente di meglio che affidarsi a questo libro: un dialogo con Marco Alloni avvolto nelle atmosfere di Tangeri, quasi una confessione a cuore aperto, in cui lo scrittore ripercorre uno a uno i momenti-chiave della sua esistenza. L'infanzia tra Fès e Tangeri, l'opposizione alla monarchia marocchina, la prigione. Il trasferimento in Francia, i lunghi anni di impegno civile come editorialista di «Le Monde». E contemporaneamente la scoperta del cinema, lo studio sociologico e antropologico del fenomeno emigrazione, la passione per la scrittura. E soprattutto il razzismo: quello interno alla società francese e quello che nei decenni si è andato diffondendo lungo la spina dorsale dell'intera Europa. Il tutto è attraversato da un senso lirico di nostalgia per l'amato Marocco, le pieghe della sua società misteriosa e sensuale. Un Islam molto diverso da quello divulgato negli ultimi anni dai nostri media, e invece vissuto (o rivissuto) attraverso le antiche tradizioni popolari, la magia e il sufismo. I cantastorie di Marrakech, dunque: come simbolo di una memoria del passato che sola può offrire lo slancio verso la modernità, verso il futuro.