Una vittoria amara. Diari e lettere di Giulio Tamassia e di sua moglie Bianca (1943-1945)
Marlin
Cava dei Tirreni, 2013; br., pp. 521, ill., cm 12,5x20.
(Filo Spinato. 6).
collana: Filo Spinato
ISBN: 88-6043-081-X
- EAN13: 9788860430816
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.64 kg
Costruito come un puzzle o un mosaico volto a narrare il tragico biennio 1943-45, dallo sbarco angloamericano in Sicilia alla fine dell'immane conflitto mondiale, il libro raccoglie ampi stralci dei diari e della corrispondenza di un alto ufficiale dell'esercito italiano e di sua moglie, oltre che di alcuni loro parenti ed amici. L'alto ufficiale è il generale Giulio Cesare Tamassia, che dopo l'armistizio del settembre 1943 da Trieste raggiunge la capitale e vive i nove mesi di "Roma città aperta", collaborando al Fronte militare clandestino, al fianco del colonnello Giuseppe Corderò Lanza di Montezemolo. Medaglia d'argento al valor militare, dopo la liberazione di Roma fu nominato Comandante del Presidio Militare della capitale. La moglie, Bianca Mazzarotto, è una donna dal carattere forte, colta, apprezzata come scrittrice e studiosa di letteratura. Trasferitasi da Trento con il figlioletto Renato a Venezia e poi a Scomigo, in provincia di Treviso, segue di qui giorno per giorno, con trepidazione, le sorti del marito e dell'Italia. La loro è una testimonianza di quel periodo storico. Le difficoltà della vita quotidiana, la nostalgia della libertà, il dolore per la patria ferita, la disperazione per i tanti morti e le drammatiche devastazioni sono i temi ricorrenti di queste pagine, insieme alla constatazione che, fra tante speranze, la lotta di liberazione fu anche apportatrice di amare disillusioni. Introduzione di Mario Avagliano.