Tesi su Bramante. Logica, politica, architettura
Quodlibet
Illustrazioni di Princen B.
Macerata, 2024; br., pp. 352, ill., cm 14x22.
(Habitat).
collana: Habitat
ISBN: 88-229-2053-8
- EAN13: 9788822920539
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
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Adottando il punto di vista di un architetto attivo nella professione e non di uno storico, Pier Paolo Tamburelli riesamina in questo libro l'opera di Donato Bramante e suggerisce una possibile agenda per la pratica architettonica attuale. Bramante, sostiene Tamburelli, offre un punto di partenza per immaginare una teoria contemporanea dello spazio, per riflettere sul rapporto tra architettura e politica e per guardare indietro - senza nostalgia né disprezzo - alla tradizione del classicismo occidentale inteso come architettura universale, ovvero con una pretesa di validità che si estende a tutti i possibili problemi architettonici e si rivolge a chiunque. Partendo da una discussione sulla differenza tra il lavoro di Bramante a Milano (1481-1499) e a Roma (1499-1514), l'autore mette dunque in luce le peculiarità dell'architettura bramantesca, soprattutto rispetto a quella di altri maestri del Rinascimento, come Leon Battista Alberti e Andrea Palladio. Tale lettura apre a sua volta nuove possibilità di apprezzare le sue sperimentazioni spaziali e di ricavare dall'astrazione bramantesca e dalla dissociazione della forma dalla funzione una teoria dello spazio per l'architettura contemporanea. Una teoria che potrebbe forse portare a una nuova comprensione politica del classicismo e a un nuovo modello di architettura pubblica.