Ricordi di Gallesano
Tarticchio Giordano
Silvia Editrice
A cura di Tarticchio P.
Cologno Monzese, 2003; br., pp. 232, ill., cm 14,5x22.
ISBN: 88-88250-10-7 - EAN13: 9788888250106
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi Storici
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.78 kg
Il libro è dedicato alla sua gente che, in seguito all'immane tragedia dell'esodo, ha dovuto disperdersi sino ai confini del mondo, ma si rivolge anche a coloro che rimasero nel paese natio dopo che la maggior parte degli abitanti si vide costretta ad abbandonarlo. Ciò che rende importanti gli uomini, che nel corso della loro vita non hanno lasciato di sé una traccia che li ricordi, è la radice culturale che hanno ereditato e quella che trasmetteranno ai loro discendenti. Questo è il messaggio che l'autore, don Giordano Tarticchio, intende lanciare attraverso queste pagine, auspicando che quanti sono nati in quel piccolo paese tramandino ai loro figli e ai figli dei loro figli il ricordo di "un'armonia perduta", come retaggio e ragione stessa di vita, storia, cultura, usi e costumi della Gallesano che fu.
Sin dalla nascita, per una sorta di imprinting, l'uomo acquisisce i primi apprendimenti emanati dall'ambiente che lo circonda; per loro tramite forgia il suo carattere e il suo spirito, con sentimenti che interagiscono e lo condizionano nell'intero arco della sua esistenza.
Le visioni e le impressioni immagazzinate nel corso della fanciullezza e dell'adolescenza, restano intatte e spesso, con il trascorrere degli anni, diventano l'angolo segreto di ogni uomo, il luogo dove trovare il proprio equilibrio, la propria serenità e l'ultimo rifugio nel crepuscolo della vita. Nella presentazione delle precedenti edizioni di questo volume, don Antonio Angeli scriveva: "Sembra quasi che l'Autore accarezzi la sua Gallesano, descrivendo le strade, le piazzette, le campagne, le Chiese e tutto ciò che in esse vi è di prezioso. Si potrebbe osservare che, a volte, egli indugi troppo sui particolari, che agli occhi dell'estraneo potrebbero apparire di scarsa rilevanza; ma per chi è nato e ha vissuto la quotidianità paesana, queste riflessioni sono dense di significati." Sulla terra gli uomini sono solo di passaggio: nascono, vivono e muoiono, generazione dopo generazione, Gallesano invece rimane immutata nel tempo proponendo costantemente la sua presenza e il suo richiamo. La storia ci insegna che in Istria, dalla posa della prima pietra per erigere un rudimentale abituro, fino ai giorni nostri, in trenta secoli si sono succeduti: liguri euganei, veneti primi, colchi, absirtidi, celti, istri, romani, eruli, ostrogoti, visigoti, avari, bizantini, veneziani, salentini, dalmati, greci, albanesi, morlacchi, rumeni, francesi, austriaci, ungheresi, italiani, e croati. Nel tempo, ognuno a modo proprio, ha affondato...
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