I marmi Reksten e il collezionismo europeo di antichità tra XVII e XIX secolo
Edizioni Carocci
Roma, 2003; br., pp. 144, 52 ill. b/n, cm 15x22.
(Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari. 16).
collana: Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari
ISBN: 88-430-2736-0
- EAN13: 9788843027361
Soggetto: Collezioni,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Europa
Extra: Materiali
Testo in:
Peso: 0.209 kg
Il volume propone lo studio della collezione, ora acquisita dalla Soprintendenza archeologica di Olbia, ma in precedenza esposta nel giardino della villa Rcksten in Costa Smeralda, costituita da otto sculture in marmo di età romana: tre urne cinerarie inscritte, un sarcofago, una fronte di sarcofago, un frammento di sarcofago a lenòs, un capitello, e un frammento di rilievo neoattico riferibile alla serie 'Loulé' e con riscontri diretti nelle lastre del Pireo. All'analisi dei pezzi l'autore premette una ricerca sulle vie di formazione della collezione. Emerge così che almeno due delle urne cinerarie facevano parte, nella prima metà del Seicento, della collezione Giustiniani, e che una di esse passò tra le proprietà di Giovanni Battista Piranesi poco dopo la metà del Settecento: la conferma è offerta dal codice Vat. Lat. 9130. Le due urne arricchirono poi, attorno alla metà del XIX secolo, la collezione inglese di Lowther Castle, nel cui ambito appariva pure il rilievo con eroti nel circo, anch'esso confluito infine tra i marmi Reksten. Concludono il volume gli elenchi delle iscrizioni latine appartenute, in tempi diversi, alle tre collezioni toccate nel corso della trattazione: si definiscono in questo modo gli originari contesti espositivi delle iscrizioni già Reksten in seno alle raccolte Giustiniani, Piranesi e di Lowther Castle, fornendo un utile supporto per la ricostruzione sia del patrimonio di tali collezioni sia delle relative linee di dispersione.