Anche Dio al volante! Coinvolgimento educativo a partire da un vissuto emotivo
Roma, 2018; br., pp. 84, ill.
ISBN: 88-6531-481-8
- EAN13: 9788865314814
Testo in:
Peso: 0.4 kg
Perché "Anche Dio al volante!"? Potrebbe apparire scandaloso, ma mai banale, un titolo come questo sui giornali. In verità dà gusto e fa entusiasmare, immaginare Dio stesso nei panni di chiunque di noi umani, che, nella freschezza del nuovo giorno, gareggia insieme a noi e si dispone come noi a rimettersi in gioco, per far fiorire la vita in sé e attorno a sé. Giorno dopo giorno facevo lo stesso percorso dalla mia comunità di Roma fino alla città in cui erano le due scuole dove insegnavo. Un viaggio quotidiano che molti direbbero ormai abituale. Per me, invece, quell'essere "in strada" ogni giorno era un'esperienza del tutto nuova, perché sapevo di nutrire nuove emozioni, nuove attese, nuove speranze. E nuovi si rivelavano anche i volti che incontravo nel traffico lungo il viaggio. Già. Il viaggio! Gestivo la complessità del traffico con grande attenzione: un movimento a volte caotico, spesso ordinato, armonioso, fluido, ben orientato. Mi percepivo un tutt'uno con la moltitudine che avanzava nella consapevolezza di sé nell'esercizio responsabile delle proprie potenzialità. Mi stupivo della vigilanza che ogni persona viveva nel reggere il volante all'interno della propria macchina: guardare in avanti, tener conto di chi sta dietro a sé, a destra e anche a sinistra. Mi convincevo che la vita è fondamentalmente movimento, ordine, armonia, equilibrio. Ogni persona si trova nel "traffico" del vivere quotidiano (fantasia, ispirazione), orientata ad agire all'insegna di un "senso" e a raggiungere una propria meta; il fluire ordinato e articolato delle macchine nel traffico (uno spettacolo!) mette in luce che esistere è darsi opportunità di agire su basi relazionali significative. C'è un'umanità sempre più consapevole di essere in costante evoluzione, capace di autoregolarsi e progettarsi con intenzionalità e propositività (realismo). Presentazione di Roberto Calvini.