Videozoom. Giappone. Re-inquadrare il quotidiano: la videoarte giapponese negli ultimi dieci anni
Gangemi Editore
Roma, 2010; spillato, pp. 16, ill., cm 22x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2021-9
- EAN13: 9788849220216
Soggetto: DigitalArt,Regioni e Stati,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.06 kg
A Sala 1 torna VIDEOZOOM, l'appuntamento con la videoarte e i video artisti emergenti che di volta in volta punta l'occhio sulla produzione internazionale. Con Videozoom: Giappone siamo giunti alla nona edizione di una rassegna che ne annovera già otto, dedicate negli anni precedenti a Cina, Spagna, Israele, Iran, Polonia, Marocco, Bangladesh e Repubblica di San Marino, e che ne prevede altre per Québec e Argentina. Come per il passato, anche stavolta ci siamo avvalsi della cura di un esperto: Kenichi Kondo, associate curator al Mori Art Museum di Tokyo ed esperto di videoarte in Giappone. Kondo ha accolto con immediato entusiasmo la nostra proposta di collaborazione e si è dedicato con grande impegno alla selezione di dieci artisti giapponesi, il cui lavoro appare estremamente interessante e rappresentativo delle tendenze culturali e delle trasformazioni sociali di un intero paese. Questo progetto rappresenta inoltre un'ulteriore tappa nella collaborazione continuativa fra Sala 1 e il Giappone, iniziata nel 1987 con artisti giapponesi a Roma del calibro di Uemon Ikeda e Naoya Takahara, con la mostra Contatto nello stesso anno, seguita da Simultaneità nel 1990 e poi nel 2007 la grande mostra di Tatsumi Orimoto. Come in tutti questi casi, la realizzazione dell'evento è stata possibile grazie al sostegno dei nostri partner: la Japan Foundation, Istituto Giapponese di Cultura a Roma e la Fondazione Italia Giappone. Altrettanto preziosa è stata la collaborazione con il Dipartimento Istituto italiano di Studi Orientali della Sapienza Università di Roma: Filippo Salviati, docente di storia dell'arte dell'estremo oriente ed esperto di arte contemporanea, ha coinvolto alcuni studenti - arricchiti da un recente viaggio in Giappone - nello sviluppo dell'intera iniziativa. Prestando un importante ruolo di intermediari fra Sala 1 e Kondo, hanno avuto a loro volta una straordinaria occasione di partecipare all'organizzazione dell'evento.