La poesia ai margini. Novecento tra lingua e dialetti
Novara, 2015; br., pp. 324, cm 13,5x21,5.
(Biblioteca. 64).
collana: Biblioteca
ISBN: 88-6857-007-6
- EAN13: 9788868570071
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.457 kg
"Considero l'italiano, non meno dei dialetti, una lingua da salvare" scrive Giovanni Tesio, tra i più acuti critici attuali, a proposito della "poesia ai margini" al centro di questo libro. In tempi di identità liquide e di fenomeni globali, l'autore propone una rilettura della società italiana contemporanea attraverso la letteratura e i dialetti. Dopo alcuni sguardi teorici, sono delineati dei profili, da Rebora a Chiara passando per Primo Levi, con molte riscoperte di poeti apparentemente "minori", con un'ampia galleria di ritratti e letture che compongono un mosaico vivissimo: da Giacomini a Bertolani, da Cappello alla Grisoni, illuminando anche i dintorni poetici di autori come Pasolini, Pavese e Vassalli. È un'opera che mancava e che nasce "dal bisogno di risarcire una distanza, una ferita, uno strappo, perché l'uso del dialetto In poesia è già per sé il segno evidente di una ricerca di alterità".