I fondamenti del diritto di natura e delle genti
Franco Angeli
A cura di Dioni G.
Milano, 2014; br., pp. 256.
(Il Limnisco. Cultura e Scienze Sociali. 35).
collana: Il Limnisco. Cultura e Scienze Sociali
ISBN: 88-204-5821-7
- EAN13: 9788820458218
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Peso: 0.432 kg
In questo volume si presenta la prima traduzione italiana dei Fundamenta juris naturae et gentium di Christian Thomasius, opera che rappresenta il cuore del giusnaturalismo thomasiano, caratterizzandone la dottrina della maturità, e segnandone le differenze fondamentali rispetto al pensiero giovanile delle Institutiones Jurisprudentiae Divinae. Thomasius, eliminando definitivamente il concetto di diritto divino positivo universale e fondando la prospettiva dicotomica insita nel concetto di dovere, articolato in obbligazione interna ed obbligazione esterna, porta a pieno compimento l'elaborazione della tricotomia dell'agire pratico, offrendo un criterio sistematico utile a separare morale (honestum), diritto (justum) e costume sociale (decorum). Differenziandosi dall'obbligazione interna, l'obligatio externa o "dovere coercitivo" rappresenta una specie soltanto imperfetta di obbligazione che, specificamente rivolta allo stolto, uomo schiavo delle sue passioni, assolve la mera funzione strumentale di indirizzarlo e sostenerlo in quel suo percorso di emendatio, vòlto alla realizzazione - progressiva, ma mai pienamente attingibile - del bene morale. In tal modo, Thomasius circoscrive un campo dell'attività pratica dato dai precetti della tricotomia, ed il diritto positivo operano in stretta consonanza, ad integrazione di un ordinamento giuridico, da intendersi - in linea con la tradizione giusnaturalistica moderna d'area germanica - quale ordine etico-giuridico.