Le antiche pilerie italiane e l'industria risiera. La raffinazione del riso
Edizioni Mercurio
Vercelli, 2008; br., pp. 144, ill. b/n, 15 ill. col., cm 17x24.
ISBN: 88-95522-13-3
- EAN13: 9788895522135
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.44 kg
Milioni di esseri umani in tutto il mondo coltivano il riso e ancora oggi milioni di loro lo trasformano in alimento con gli stessi strumenti che utilizzarono i loro antenati, così come operavano anche i primi "pilatori" in Italia, agli albori della risicoltura, durante il XV secolo. I ricordi si perdono, sfuggono alla memoria anche di coloro che videro nelle valli padane i propri padri o i nonni pestare il riso in pileria nella buca con il pistone e pulirlo con i "gribi". Strumenti antichi che le moderne riserie hanno gettato e dimenticato rivivono nel ricordo di chi al tempo ne scrisse e con fatica e con amore si dedicò a questa arte. L'organetto o la grolla, il rompireste o lo sciassetto erano, con l'elica, gli strumenti di un tempo mediante i quali era offerto alla tavola il riso reso bianco e, talora, più bello, forse più buono di quanto non sia offerto oggi. Sono perduti gli strumenti e sono dimenticati alcuni tipi di riso che, brillato, oleato o camolino, erano l'orgoglio dei risieri dei secoli scorsi. Argomentare di questa arte da ieri rimandata a oggi sia pure con strumenti differenti è portare il ricordo dei risicoltori, dei pistaroli agli operatori di oggi, per non perdere le tracce.