Cor piantà
Arcipelago Itaca
Osimo, 2022; br., pp. 76, cm 12x19.
EAN13: 9791280139436
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Protagonista assoluta di Cor piantà di Marco Todoverto è una versione «personalizzata, impura e rammodernata», così afferma l'autore in un carteggio privato, del dialetto di Valdobbiadene. Al dialetto in questione (che nella traduzione di alcuni versi della raccolta è così raffigurato: «Poverina la mia lingua / un passero che scappa dal cortile / per paura o vergogna / al rumore della porta») Todoverto affida il compito di essere il mezzo ideale tramite il quale far vivere al lettore, il più amplificato possibile e nell'arco di tutta questa sua silloge, il contrasto stridente tra il vivere dei tempi andati e quello dei tempi di oggi. Nove testi quasi tutti lunghi - i primi quattro di denuncia (l'invettiva è qui forte e il tono aspro di accusa si scaglia contro la globalizzazione, il capitalismo e il consumismo dilaganti nel nuovo millennio) e gli ultimi quattro come a celebrare delle perdite e mancanze e di ispirazione, a tratti, anche amorosa - con nel mezzo un vero e proprio poemetto che annovera tra i protagonisti figure della mitologia quali Diana e Febo, rappresentano l'ossatura più che originale di questa opera di esordio assoluto. Dichiara, questo giovane autore, di avere le radici per aria («Ho le radiz par aria»)... Il cuore, però sempre con le parole del poeta, è ben piantato («Cor piantà», appunto); piantato e saldo nelle sue terre del Piave che ama in maniera viscerale e con una passione che proprio non passa inosservata.