Opere. Il teatro dei vari e diversi cervelli mondani, L'ospidale dei pazzi incurabili, La sinagoga degli ignoranti...
Angelo Longo Editore
Ravenna, 1993; br., pp. 718.
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Teatro
Testo in:
Peso: 3.45 kg
Tomaso Garzoni di Bagnacavallo ( 1549-1589) è l'autore di alcuni bestsellers anche oggi di grandissimo interesse per gli studiosi della cultura del secondo Cinquecento. Combinando temi attualissimi (la pazzia, l'ignoranza e la scienza) e tecniche espositive anch'esse di grande attualità (enciclopedismo) con una scrittura umorale, farcita di erudizione, mossa da infiniti aneddoti, resa vertiginosa da lunghi cataloghi, condita con ingredienti popolareschi o comici, il canonico lateranense si impose al pubblico italiano ed europeo (lo testimoniano le numerose edizioni e le traduzioni in varie lingue), e fece una notevole battaglia culturale contro una certa tradizione umanistica e contro un fronte degli scrittori "irregolari" (Lando, Franco, Doni, ecc.) che avevano esaltato la pazzia e l'ignoranza come le vere forme del sapere. In questa lotta Garzoni carica i suoi cannoni di dati straordinariamente eruditi; ma come dimostra il curatore, quell'erudizione deriva da varie fonti umanistiche ben nascoste e ben sfruttate, fino al punto che le opere garzoniano costituiscono uno dei casi più oltranzosi di "riscrittura" nel tardo Rinascimento. Da quella soperchieria letteraria nascono pagine indimenticabili che possono essere filze di aneddoti o squarci di un'epopea culinaria senza pari nella letteratura italiana o pagine piene di curiosità o di colore locale o di forme di vita tramandate con una freschezza insolita. I testi qui raccolti sono curati col massimo della perizia filologica.