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La «vera politica». Kant e Benjamin: la possibilità della giustizia

Quodlibet

Macerata, 2006; br., pp. 284, cm 14x21,5.
(Studi).

collana: Studi

ISBN: 88-7462-114-0 - EAN13: 9788874621149

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.4 kg


In un'epoca in cui riemerge con particolare forza la riflessione sul concetto di "guerra giusta", appare necessario riaprire la domanda filosofica sulla giustizia, una domanda che viene posta riconsiderando i principali concetti politici moderni che l'avevano resa addirittura impensabile. La riduzione della giustizia a procedura o a volontà di una maggioranza corrisponde all'eliminazione del suo significato filosofico o all'antica posizione di Trasimaco criticata da Platone, secondo la quale il giusto è la volontà del più forte. Ripensare oggi la giustizia significa allora avventurarsi in un territorio dove è necessario mettere impietosamente in discussione non solo il principio liberal-democratico della maggioranza, ma anche il concetto di sovranità popolare. In questo modo possono essere riattraversate le aporie che hanno portato al fallimento di tutti i tentativi moderni di pensare il diritto di resistenza. La "vera politica", un concetto che si ritrova in Kant e, nel XX secolo, in Walter Benjamin, pone il problema della giustizia al di là dell'orizzonte doxastico, riaprendo il conflitto socratico tra verità e opinione. È a questa altezza che si colloca il dialogo a distanza con i problemi aperti da Kant e ripresi nella riflessione di Benjamin. Massimiliano Tomba è ricercatore di filosofia politica presso l'Università di Padova.

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