Colazione all'hotel Déjà-vu
Elliot
Traduzione di Fusari L.
Roma, 2014; br., pp. 127, cm 14x21.
(Scatti).
collana: Scatti
ISBN: 88-6192-429-8
- EAN13: 9788861924291
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.055 kg
Bobby Wansbeck è appena arrivato nel grazioso albergo di un'assolata località del Mediterraneo, felice di potersi godere un periodo di riposo dopo una brutta malattia. L'occasione perfetta anche per iniziare a lavorare alla sua autobiografia, nella quale Bobby potrà dare la propria versione riguardo allo scandalo che ha rovinato la sua carriera di dirigente politico. Per anni, infatti, si è appropriato di fondi pubblici e ha goduto di privilegi illegali, senza grossi dissidi con la propria coscienza. Del resto, come è sua intenzione ricordare nel libro, si è trattato di un incidente di percorso all'interno di un sistema che era la norma per tutti. Iniziare a scrivere e ricordare è però più difficile del previsto. Inoltre, c'è un particolare seccante: per vari giorni Bobby perde la colazione. Ogni volta che esce dalla sua stanza, infatti, viene distratto dall'incontro con una giovane donna e un bambino dalle sembianze stranamente familiari. Cosa gli ricordano la voce della donna e il broncio del piccolo che non vuole lasciare l'hotel e perché, a parte loro, l'albergo sembra essere completamente deserto? Attraverso un sapiente intreccio di atmosfere che alternano suspense e umorismo nero, Paul Torday ha ritratto i cattivi costumi dei politici di oggi e la decadenza di una società in disfacimento, in un'amara riflessione che trascende la cronaca per trasformarsi in letteratura.