Aminta
Guanda Editore
A cura di Trovato P.
Milano, 2099; br., pp. 600, ill.
(Biblioteca di Scrittori Italiani).
collana: Biblioteca di Scrittori Italiani
ISBN: 88-235-2198-X
- EAN13: 9788823521988
Soggetto: Teatro
Testo in:
Peso: 2.88 kg
L'«Aminta» di Tasso si inscrive nella tradizione di favole pastorali messe in scena a Ferrara nel secondo Cinquecento. Composta per impulso del duca Alfonso II, è rappresentata per la prima volta nella primavera o nell'estate del 1573. L'opera gode da quel momento di larga e stabile fortuna: si susseguono repliche e continue edizioni a stampa; nel Seicento si conta il ricchissimo commento erudito di Gilles Ménage; in tempi più vicini, il noto giudizio di Carducci («L'Aminta è un portento»). La pastorale tassiana non ha però ricevuto sinora le attenzioni della moderna filologia testuale: una lacuna che l'edizione qui proposta intende colmare. Il nuovo commento per un verso restituisce pieno merito all'opera di Ménage; per altro verso, mira a identificare nuove fonti della pastorale, che agiscono ora sul piano più latamente tematico e drammaturgico ora su quello minutamente linguistico, riservando particolare attenzione ai prelievi dai serbatoi della prosa, teatrale e persino narrativa: componenti rilevanti e tuttavia sinora trascurate nella costituzione di quello stile intermedio fra epico e lirico che Tasso persegue nell'«Aminta».