Non di solo lavoro. Ontologia della persona ed etica del lavoro nel passaggio di civiltà
Vita e Pensiero
Milano, 1999; br., pp. XII-340, cm 16,5x22.
(Filosofia Morale. 4).
collana: Filosofia Morale
ISBN: 88-343-1903-6
- EAN13: 9788834319031
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Peso: 0.59 kg
Il lavoro è oggi questione cruciale nelle vite individuali e nella vicenda collettiva. Alla sua importanza non corrisponde però un pensiero adeguato del suo rapporto con l'intera persona, nell'insieme delle dimensioni che la possono realizzare. Insufficienti e parziali restano allora le proposte di trasformazione della condizione attuale del lavoro se non hanno consapevolezza del fatto che ogni revisione della struttura del lavoro non tocca semplicemente l'ambito dell'economia o della politica, ma obbliga a riconsiderare la visione consolidata dell'umano. Il nostro tempo sconta così le conseguenze della ideologia del lavoro che percorre la modernità e non percepisce, accanto alla alienazione nel lavoro, quella che si potrebbe chiamare l'alienazione da lavoro. Quest'ultima ha luogo allorché il lavorare assorbe totalmente l'agire e l'essere, finendo, in tal modo, per tagliare le radici del proprio significato e della propria valenza etica. Il volume si sviluppa perciò intorno a due motivi fondamentali che il lettore è invitato a non separare mai. Per un verso si traccia un orizzonte oltre il lavoro nella direzione dell'agire e del contemplare. Per altro verso si indicano le vie del ritorno al lavoro senza assolutizzazioni, reso perciò disponibile a una ricchezza di senso che gli è invece impedita dalla sua immagine unilaterale. Non di solo lavoro quindi: è la condizione grazie alla quale si può dare respiro al lavoro stesso.