La filosofia della matematica di Frege. Una restaurazione filosofica, una controrivoluzione scientifica
Quodlibet
A cura di Orlando T.
Macerata, 2015; br., pp. 187, cm 14x21,5.
(Quodlibet Studio. Analisi Filosofiche).
collana: Quodlibet Studio. Analisi Filosofiche
ISBN: 88-7462-740-8
- EAN13: 9788874627400
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Peso: 0.21 kg
Il nome di Gottlob Frege è spesso ricordato come quello del fondatore del logicismo - che segna una rottura di paradigma dopo l'incontrastato dominio del modello aristotelico - e anche del "grandfather" della filosofia analitica per i suoi studi sul linguaggio. Dell'impresa fondazionale di Frege si tende spesso a constatare i limiti, ma di rado si è osato mettere in dubbio il carattere "rivoluzionario" della sua filosofia della logica e della matematica. Eppure, di fronte alle geometrie non euclidee, le radicali tendenze innovative del logico di Jena subirono un arresto: è quanto sostiene il grande storico della matematica Imre Toth nel saggio che qui si presenta come un contributo per molti versi "eccentrico" nella vasta letteratura critica su Frege. Per Toth, la geometria non euclidea non soltanto rappresentò uno sconvolgimento senza precedenti nella storia della matematica, ma fu anche una sorta di boccata d'aria per coloro che aspiravano a una verità senza dogmi e a conseguire uno spazio di libertà anche all'interno delle scienze esatte. A suo avviso la sostanziale incomprensione da parte di Frege della geometria non euclidea costituisce il limite principale del suo sistema, nell'ambito del quale non sarebbe possibile un'ontologia pluralista ma avrebbe posto una concezione univoca ed assolutista della verità, con riverbero sulle sue opinioni politiche e sociali.