Debitocrazia. Come e perché non pagare il debito pubblico
Edizioni Alegre
Traduzione di Cannavò S.
Roma, 2011; br., pp. 173, cm 13,5x20,5.
(Tempi Moderni).
collana: Tempi Moderni
ISBN: 88-89772-66-2
- EAN13: 9788889772669
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Il mondo vive la più grave crisi economica e finanziaria dal 1929. Con l'esplosione della crisi dei titoli tossici e il conseguente salvataggio delle banche, gli Stati dei paesi più industrializzati hanno accresciuto a dismisura il proprio debito e cominciato ad adottare i piani di aggiustamento strutturale che negli anni Ottanta furono imposti ai paesi del Sud del mondo. Una fase di austerità colpisce in profondità l'Europa e gli Stati Uniti, e l'Italia ne viene travolta in modo particolare. Il rischio di default, del fallimento degli Stati, ritorna prepotentemente sulla scena pubblica con effetti sociali devastanti: disoccupazione di massa, riduzioni dei salari, tagli profondi ai servizi sociali, rimessa in discussione del sistema pensionistico, privatizzazioni e stretta democratica. Una fase storica si chiude e un'altra, densa di incognite, sta per aprirsi. Questo libro racconta in modo agile e comprensibile i meccanismi che hanno prodotto tale situazione, i casi più eclatanti, come quello greco o islandese, e avanza una proposta dirompente: la sospensione del pagamento del debito e l'istituzione di una Commissione di audit pubblico per stabilire la legittimità o meno del debito per annullarre quello illegittimo. Il libro è frutto del lavoro e degli studi del Comitato per l'annullamento del debito al terzo mondo (Cadtm). Uno dei suoi curatori, Eric Toussaint, è noto ai lettori italiani per i suoi interventi in trasmissioni come "Report" o "L'Infedele".