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Veronica Menghi. Astroscopia di Pinocchio

Gli Ori

Collodi, Museo-Biblioteca Laboratorio delle parole e delle finestre - Parco di Pinocchio, 23 giugno - 11 settembre 2004.
Pistoia, 2004; br., pp. 48, ill. col., cm 16x16.

ISBN: 88-7336-117-X - EAN13: 9788873361176

Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura

Periodo: Nessun Periodo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.18 kg


Il catalogo, editato in occasione della mostra di dipinti e incisioni realizzate dall'artista allestita al Museo-Biblioteca del Parco di Pinocchio (Collodi, Pescia), raccoglie un testo critico di Fabrio Trazza, intitolato Burattini tanti. Pinocchio uno. Solo e solitario, oltre alla premessa a cura della Fondazione Nazionale Carlo Collodi. In quest'ultima si legge che l'opera di Menghi propone una personale intensa lettura del celebre burattino: "Una lettura che non ripercorre il testo ma vi apre per così dire degli squarci, nei quali condensare tutto il mondo di pensieri e sentimenti risvegliati nella pittrice dal capolavoro di Carlo Collodi".
Fabio Trazza traccia un'acuta e suggestiva analisi dell'opera della Menghi, proponendo un'attenta lettura dei lavori ispirati al personaggio collodiano iniziando il percorso critico da "Le regioni di Pinocchio": "Nello stesso tempo in cui - scrive tra l'altro - con la sua sola presenza popola un paesaggio di bugiardi, Pinocchio svela la sua solitudine rimanendo l'unico burattino ad apparire. E il suo volgere il naso a destra e sinistra appare più un bisogno, una richiesta di auiuto che la sfrontata o dissacrante esibizione del far beffe. "Le regioni di Pinocchio" diventano quindi le "regioni" della sua solitudine, le "regioni" dove, dovunque si giri, non trova aiuto. E l'iconica rappresentazione, al fondo sinistro e basso dell'opera, della balena, che lo ingoia, ci rimanda alla tragedia della fine e al fiabesco scioglimento della prova, che ogni vita rappresenta".
Veronica Menghi (nata a Milano nel 1960, dove vive e lavora) ha collaborato nel 1978 a Helsinki con lo studio Sarpaneva; dal 1979 al 1993 ha vissuto in Olanda dove ha frequentato la Kunst Accademie di Den Bosch e contemporaneamente ha collaborato con il Mickery Theatre di Amsterdam. Successivamente ha maturato esperienze di studio e di lavoro in Belgio e in Francia. Dal 1986 vive a Milano. Ha partecipato a numerose collettive in Italia (Milano, Sulmona, Pavia, Bergamo, L'Aquila, Venezia, Ventimiglia) e all'estero (Seoul - Corea, San Paolo - Brasile). Ha pubblicato opere in volumi di poesia, collaborando con autori quali Giulio Stocchi e Franco Manzoni.

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