Pasolini e l'Africa. L'Africa di Pasolini. Panmeridionalismo e Rappresentazioni dell'Africa Postcoloniale
Associazione Culturale Mimesis
Sesto San Giovanni, 2010; br., pp. 279, cm 14x21.
(Mimesis).
collana: Mimesis
ISBN: 88-575-0043-8
- EAN13: 9788857500430
Soggetto: Cinema
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Africana & Oceanica
Testo in:
Peso: 0.39 kg
Riferimenti all'Africa subsahariana, agli africani e alla loro diaspora affollano la vita e l'opera di Pier Paolo Pasolini, mescolando i piani dell'annotazione antropologica e dell'elaborazione letteraria. Le rappresentazioni dell'Africa e di tutto il Panmeridione nascono dall'attenzione di Pasolini verso il mondo contadino e dialettale italiano. Fondamentale in lui è la costruzione dell'altro", sia specchio di sé sia altro-da-sé. Il tassello africano è essenziale, e permette di interrogare numerosi nodi tematici: la permanènza di una "cultura coloniale diffusa" e del suo operante immaginario; le oscillazioni della nozione di "razza", con l'acme della legislazione razzista negli anni Trenta; la forza resistenziale anticonsumistica esercitata dai valori panmeridionali; il peso simbolico assunto dai processi di decolonizzazione; lo svilupparsi nel Black Atlantic di un discorso afrocentrico; il ruolo centrale delle migrazioni Sud/Nord in epoca postcoloniale; l'impostazione dualistica della questione meridionale e il concetto di "altro intemo al Paese"; la coesistenza di letture. "ufficiali" e "sentimentali" di Antonio Gramsci. E se quest'ultimo avrà un ruolo chiave per la nascita di cultural studies e postcolonial studies, Pasolini non è stato da queste aree di studio preso in considerazione, laddove il suo lavoro, sebbene ambivalente e non privo di tratti orientalisti, ci difende sempre da manicheismi e semplificazioni.