L'assedio della Mecca. La rivolta dimenticata, la nascita di Al Qaeda e la genesi del terrore
Newton Compton Editori
Traduzione di Leotta V.
Ponte Galeria, 2008; ril., pp. 286, ill., cm 16x24.
(I Volti della Storia. 210).
collana: I Volti della Storia
ISBN: 88-541-1220-8
- EAN13: 9788854112209
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.567 kg
Il 20 novembre del 1979 l'attenzione del mondo è concentrata su Teheran e sulla crisi degli ostaggi americani, entrata ormai nella terza settimana. Quella mattina, la prima di un nuovo secolo per i musulmani, centinaia di fondamentalisti occupano il massimo luogo sacro dell'islam, la moschea della Mecca. Questi uomini, provenienti da una dozzina di paesi diversi e armati fino ai denti, realizzano il primo tentativo di "jihad globale" dell'era moderna. Guidati da un predicatore di nome Juhayman al Uteybi, i ribelli, che tengono in ostaggio oltre centomila fedeli, accusano la famiglia reale saudita di essere divenuta schiava degli infedeli americani e auspicano un ritorno a un islam rigido e inflessibile. Il sanguinoso assedio della Mecca dura due settimane, infiamma la rabbia dei musulmani nei confronti degli Stati Uniti e provoca centinaia di morti. La famiglia reale saudita, nonostante l'appoggio degli USA, si dimostra incapace di gestire la situazione mentre dall'Iran l'ayatollah Khomeini pianifica l'assalto alle ambasciate del "grande Satana" americano in Pakistan e in Libia. Solo l'intervento dei servizi segreti francesi consente di uscire dall'empasse, ma l'Arabia Saudita finisce per cedere alle richieste dell'integralismo fermando il processo di modernizzazione e sostenendo economicamente l'esportazione del ramo violento dell'islam nel mondo.