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La guerra del Peloponneso

Garzanti

Traduzione di Savino E.
Milano, 2003; br., pp. XXVIII-640, cm 11x18.
(I Grandi Libri. 91).

collana: I Grandi Libri

ISBN: 88-11-36091-9 - EAN13: 9788811360919

Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Europa

Extra: Antica Grecia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.402 kg


"La guerra del Peloponneso" (seconda metà del sec. v a.C.) è considerata una pietra miliare della storiografia antica, innovatrice sul piano del metodo, dei contenuti e dei modi narrativi. Nella visione razionalistica e laica di Tucidide, influenzata dal pensiero dei sofisti, la storia è eminentemente politica e il suo accadere va spiegato riconducendo i fatti alla sola natura umana. Nessuno spazio vi trovano la fatalità o gli dei o le considerazioni morali: l'attenzione è puntata sulle motivazioni politiche in primo luogo ma anche sociali, economiche e psicologiche, che spingono necessariamente i protagonisti ad agire, sulle cause profonde e durature, sui meccanismi e le leggi immanenti. La guerra è considerata il fattore fondamentale della storia umana. A muovere popoli, stati e individui sono il potere e la sete di potere: di qui l'ineluttabilità del conflitto, come quello tra Atene e Sparta, che è al centro dell'opera. Sul piano dello stile, lo schema tucidideo esclude la ricerca di facili effetti e il ricorso a elementi di colore, anche nel racconto degli avvenimenti più drammatici: solo nudi fatti, scolpiti con uno stile asciutto e per questo tanto più efficace e indimenticabile.

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