Carta archeologica del territorio ferrarese (F. 77 III SE). Comacchio
Congedo Editore
Galatina, 2006; br., pp. 192, ill., cm 21x28,5.
(Rivista di Topografia Antica. Supplementi. 3).
collana: Rivista di Topografia Antica. Supplementi
ISBN: 88-8086-681-8
- EAN13: 9788880866817
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Regioni e Stati,Saggi e Studi sull'antichità
Luoghi: Abruzzo e Molise,Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.8 kg
Il territorio ferrarese, cosparso di paludi e lagune e apparentemente privo di resti antichi fino a solo un secolo addietro, si è venuto rivelando via via nella sua reale consistenza archeologica a partire dalla scoperta della necropoli spinetica di Valle Trebba avvenuta negli anni Venti del Novecento. Ma solo nel secondo dopoguerra, grazie alla possibilità di accesso alle aree delle nuove bonifiche idrauliche e all'attività sul campo di Nereo Alfieri e poi di Stella Patitucci e dello scrivente, si è venuto delineando un quadro estremamente complesso del popolamento di età romana e tardoantica. Oltre trenta anni addietro ricevevo da Nereo Alfieri l'incarico della redazione della carta archeologica del Ferrarese; ma ho dovuto procedere anzitutto alla presa di coscienza di diverse problematiche topografiche e storiche, mediante l'elaborazione di una serie di contributi specifici, prima di passare alla pubblicazione della carta archeologica basata sulle singole tavolette dell'Istituto Geografico Militare, a partire dall'alto Ferrarese. Sono lieto di adempiere gradualmente all'impegno assunto con Nereo Alfieri e portato avanti sul terreno soprattutto negli anni 1969-1979. Della Carta Archeologica del Territorio Ferrarese ho pubblicato nel 1987 il primo volume relativo all'Alto Ferrarese, che ricade nella metà orientale del foglio 75 dell'Istituto Geografico Militare (G. UGGERI, Le origini del popolamento nel Territorio Ferrarese. Carta archeologica, I (F.° 75, I-II) = Storia di Cento. I. Dalle origini al XV secolo, Cento 1987, pp. 37-204); nel 2000 ho pubblicato un contributo specifico per la parte nord-orientale del territorio ferrarese (G. UGGERI, Archeologia e topografia del territorio di Migliaro e Migliarino, in Migliaro, Migliarino, Fiscaglia, Valcesura, Cornacervina: un millennio di storia in comune, Ferrara 2000, pp. 13-45), quindi nel 2002 la zona centrale, attorno a Ferrara e Voghenza, che copre quasi tutto il foglio 76 dell'IGM, con esclusione della fascia più meridionale (G. UGGERI, Carta archeologica del territorio Ferrarese, Foglio 76 (Ferrara), Galatina, M. Congedo Editore, 2002 ("JAT", Suppl. I), pp. 400). Presento ora in questa sede la carta archeologica di una sola tavoletta, ma di eccezionale rilevanza, ossia quella relativa a Comacchio (F.° 77, III, S.E.). Vi convergono i risultati di ricerche affrontate sul campo con abnegazione e perseveranza nel corso di diversi lustri da Augusto Negrioli e da Francesco Proni in Valle Trebba, da Nereo Alfieri in Valle Pega, da Stella Patitucci e dallo scrivente in Valle Pega e nella Valle del Mezzano, in un ambiente particolarmente difficile e sempre a latere rispetto al maggiore impegno costituito dall'assillante scavo archeologico di emergenza nella necropoli e poi nell'abitato della città di Spina