Antichità e contemporaneità. Italia, Santa Sede e comunismo: il dramma polacco (1948-1953)
Edizioni Studium
Roma, 2016; br., pp. 440, ill., cm 15x20.
(La Cultura).
collana: La Cultura
ISBN: 88-382-4466-9
- EAN13: 9788838244667
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Le grandi difficoltà che scuotono il mondo nascono dall'epilogo della guerra fredda nonché da quello sia del ventesimo secolo che del secondo millennio. Occorre ripensare tutto, essendo in discussione le fondamenta di equilibri remoti, mentre la comunità internazionale tende appunto verso una ridefinizione di norme e valori. Sono le cosiddette «forze profonde» a spingere in tal senso e, per l'Autore, l'indagine non può eludere temi che da sempre impegnano l'uomo nella sua dimensione più recondita per cui l'approccio interdisciplinare, specialmente teologico, diventa imprescindibile. Il presente studio è solo una parte di un lavoro finale, volto a includere ogni fase storica nei suoi momenti cruciali, dall'Antichità attraverso il Medioevo e l'Età moderna fino a oggi, per cercare di cogliere appieno la svolta epocale che vive l'uomo contemporaneo. I disagi in cui versano gli Stati, quindi, sono solo apparentemente di natura economica e la globalizzazione non riveste importanza soltanto in una dimensione concreta o tangibile poiché i tanti focolai di tensione, specie quelli del Vicino e Medio Oriente o dell'integralismo islamico, presuppongono nuove strategie diplomatiche. L'efficace azione della Chiesa cattolica sin dall'Ottocento e la ferma denuncia di alcuni aspetti del capitalismo, a favore dei più deboli, fa sì che il cristianesimo rappresenti attualmente un punto di riferimento certo. La vittoria dei Pontefici è innegabile anche nelle tristi vicende trascorse lungo i due dopoguerra, come l'ineguagliabile contributo di Pio XII, in linea con le scelte compiute da Alcide De Gasperi dopo la vittoria del 18 aprile 1948. Contrastò il totalitarismo comunista, che tormentava una nazione profondamente cattolica come quella polacca, perché il comunismo si poneva in netta antitesi rispetto alla civiltà occidentale e all'esaltazione dello Spirito. Roma affiancò la Santa Sede in tale lotta, testimoniando nelle relazioni internazionali un impegno che tuttora dovrebbe confermare nel terzo millennio la sua vocazione universale.