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Trentini. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù

Edizioni Sonda

Torino, 2013; br., pp. 116, ill., cm 15x21.
(Luoghi non Comuni. 16).

collana: Luoghi non Comuni

ISBN: 88-7106-651-0 - EAN13: 9788871066516

Luoghi: Trentino Alto Adige

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.25 kg


Chiusi. Questo è l'aggettivo che i trentini si sentono rivolgere più di frequente, e ne soffrono. Capita spesso di sentire un esemplare di razza tridentina confessare tristemente: "Eh sì... Noi trentini siam chiusi...", e in quella mestizia si può leggere l'incapacità di capire il vero significato dell'atteggiamento e men che meno la possibilità di immaginarne uno diverso. Allo stesso tempo, però, c'è anche una punta di orgoglio: che ci importa di essere chiusi se siam trentini? Siam taciturni? Sembriamo scontrosi? Ci chiamano "orsi"? Che importa! Il fatto è che i trentini non sono molto loquaci con gli sconosciuti. Difficilmente rivolgono la parola o il saluto per primi. Son forse maleducati o semplicemente timidi? "Gho rispet" ("Ho vergogna"), diranno. Non parlano, non dan confidenza... "Talian", "forési", "da'n zo" ("da giù") oltre a "teròm" sono i termini usati per definire chi non fa parte della comunità da più generazioni, chi non parla il dialetto o semplicemente chi ha abitudini diverse. Sanno di vivere in un'isola felice in cui non esistono grossi problemi (quelli veri!) e anche i rappresentanti di ultima generazione mostrano poca comprensione e ancor meno benevolenza verso le difficoltà che affliggono l'Italia in generale e alcune regioni in particolare. Per loro gli italiani sono "gli altri". Italiani, in fin dei conti, non lo son mai stati, e nemmeno austriaci: son trentini e basta.

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