Cafonal. Gli «italioni» nel mirino di «Dagospia»
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2008; ril., pp. 439, ill., cm 23,5x27,5.
(Arcobaleno).
collana: Arcobaleno
ISBN: 88-04-58623-0
- EAN13: 9788804586234
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 2.095 kg
Ogni giorno Roberto D'Agostino sul suo sito Dagospia, celebra, con il titolo di "Cafonal", il rito dell'Italia cafona. Che s'ingozza, che balla, che si "rifà", attovagliata alle feste che accadono di solito in un palazzo romano, normalmente proprietà di qualche aristocratico papalino o di qualche arricchito a base d'appalti pubblici e speculazioni edilizie. L'Italia velina e briatora, con le facce spianate dal botox e cotte dalla lampada. L'Italia di comunisti e fascisti, popolo della libertà e popolo democratico, giornalisti Rai e capitani d'aziende pubblicamente possedute o sussidiate, cardinali e prelati, signorine svariate e svariatamente svestite, finti artisti del momento, ex democristiani ed ex socialisti riemersi da qualche processo, giornalisti non Rai e segretari particolari di ministri in carica, alti burocrati dello Stato passati e presenti, magistrati di Cassazione, sindacalisti di grido, e financo qualche generale dei carabinieri o della finanza, tutti a bere champagne rimpinzandosi di caviale e aragosta, per poi far finta di ballare il rock'n'roll sudando e baciandosi sguaiatamente per la gioia di noi sudditi tutti e dei paparazzi. Venti anni fa Roberto D'Agostino, aveva censito gli anni Ottanta in un celebre libro, "Il peggio di Novella 2000". Con "Cafonal" cartografa il presente, che è ancora peggio.