Del sentimento tragico della vita negli uomini e nei popoli
Edizioni SE
Traduzione di Donati M.
Prima edizione 2003.
Milano, 2003; br., pp. 287, cm 13x22,5.
(Testi e Documenti. 11).
collana: Testi e Documenti
ISBN: 88-7710-577-1
- EAN13: 9788877105776
Testo in:
Peso: 0.379 kg
"Esiste qualcosa che, in mancanza d'altro nome, chiameremo "il sentimento tragico della vita", che porta dietro di sé tutta una concezione della vita stessa e dell'universo, tutta una filosofia più o meno formulata, più o meno cosciente. Questo sentimento possono averlo, e l'hanno, non solo uomini individuali, ma interi popoli; è un sentimento che non nasce dalle idee, ma piuttosto le genera, sebbene dopo, è chiaro, queste idee reagiscano su di esso, fortificandolo. Può nascere da una malattia accidentale, da una dispepsia, per esempio, ma può anche essere costituzionale. E non serve parlare di uomini sani e malati. A parte il fatto che non abbiamo una nozione normativa della salute, nessuno ha provato che l'uomo debba essere per natura gioioso. C'è di più: l'uomo per il fatto di essere uomo, di avere coscienza, è già, rispetto all'asino o al gambero, un animale malato. La coscienza è una malattia".