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La follia rappresentata. Matti, degenerati e idioti nella letteratura e nell'arte figurativa italiane dell'Ottocento

Firenze Libri Atheneum

Firenze, 2013; br., pp. 160.
(Collezione Mercator).

collana: Collezione Mercator

ISBN: 88-7255-192-7 - EAN13: 9788872551929

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.77 kg


Nella storia dell'uomo la follia non è sempre stata rappresentata in egual modo ma ha seguito il mutare della cultura. Se infatti nella cultura classica la follia viene considerata malattia di natura e origini sacre, e nel Medioevo fino a tutto il Cinquecento il pazzo viene a personificare l'ambivalenza tra uomo e bestia e prende i tratti del "giullare di Dio", il Seicento raffigura il folle come un essere la cui mente è precipitata in un oscuro e indecifrabile abisso mentre la società lo emargina, lo interna in veri e propri ospizi. Pericolosità del folle e sua totale incurabilità rimangono convinzione anche in quegli artisti dell'Ottocento qui presi in esame, che rappresentarono i volti dell'ossessione, del delirio e della demenza.

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