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Cristo era vegetariano? Interrogarsi su una parte di storia forse taciuta o dimenticata

Editoriale Programma

Treviso, 2013; br., pp. 108, ill., cm 14x21.

ISBN: 88-6643-159-1 - EAN13: 9788866431596

Soggetto: Società e Tradizioni

Extra: Religione e Arte Religiosa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.14 kg


Lungi dal voler porre un interrogativo blasfemo il presente saggio analizzerà nel dettaglio la storia dell' antica pratica cristiana dell'esser vegetariani: "I Recognitionum libros, anticamente attribuiti a San Clemente Romano, affermano che San Pietro non si nutriva che di pane, olive e raramente erbe, mentre San Gregorio Nazianzeno si cibava solo di lupini. San Clemente Alessandrino riporta che l'apostolo Matteo si nutriva di semi, frutta ed erbaggi, ma non di carni. Eusebio di Cesarea afferma che tutti i discepoli di Cristo si astenevano da carne e vino". Se gli apostoli si astenevano dal mangiare gli animali perché Cristo stesso non avrebbe dovuto farlo? Fu proprio lui a istruirli su come vivere. Ma vedremo in che modo e perché i vangeli sono stati modificati, ritrovando così le parole stesse di Gesù, quelle parole potenti che hanno portato i suoi discepoli a non togliere la vita a nessun animale per farne del cibo. Si tratta di raccontare una storia dimenticata, una storia dove creature indifese vengono, quotidianamente, condannate a morte. Ad ognuno la responsabilità etica di raccontare tale storia, sperando che nel futuro un nobile passato possa rivivere con forza e determinazione.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci