Giovanni Battista Cavalcaselle 1819-2019. Una visione europea della storia dell'arte
ZeL Edizioni
A cura di Terraroli Valerio.
Treviso, 2021; br., pp. 276, cm 16x20.
ISBN: 88-87186-65-0
- EAN13: 9788887186659
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.707 kg
Il volume riunisce i contributi presentati durante le Giornate di studio dedicate a Giovan Battista Cavalcaselle, tenutesi a Legnago e a Verona nella primavera del 2019. La celebrazione del duecentenario della nascita del conoscitore ha permesso di tornare a occuparsi della sua figura indagandone a largo spettro la dimensione europea, al centro di un crocevia di nomi, incontri e contributi storico-artistici di respiro internazionale. La vasta produzione grafica che fa da filo rosso ai saggi, e accessibile ora grazie alla digitalizzazione del Fondo Cavalcaselle conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, fa da contrappunto agli affondi mirati a definire la sua statura tanto di storico dell'arte quanto di uomo delle istituzioni. Da Verona alla Laguna, alle peregrinazioni in Umbria; dal soggiorno-studio in Germania, alle lunghe permanenze a Londra e Parigi, sempre spinto da motivi di studio (l'interesse per la pittura fiamminga, per esempio) quando non da ragioni politiche, spaziando dalle testimonianze medievali alle ricerche sul Rinascimento maturo. Lungo queste direttrici, e attraverso differenti approcci metodologici, è possibile ripercorrere le tracce dei suoi viaggi mossi sia da impegni istituzionali quanto da un'instancabile curiosità, che lo portò a interrogarsi sugli artisti, sulle scuole regionali, ma soprattutto sui legami che sostanziavano il tessuto artistico, nonché geografico, del neonato Stato unitario. Il tutto con un occhio di riguardo, mai scontato, alla questione della conservazione del patrimonio e del restauro. Cavalcaselle - appassionato patriota, instancabile osservatore nonché prolifico autore (perlopiù a quattro mani, con l'amico e collega Joseph Archer Crowe) - riemerge da queste pagine quale studioso di estrema modernità, padre originale e "indipendente" di una disciplina che, proprio con figure come la sua, iniziava allora a muovere i primi significativi passi.