Autolesionismo. Come smettere di farsi del male
Traduzione di Gelisse M. G.
Milano, 2009; br., pp. 167, cm 14,5x21.
(I Saggi. 393).
collana: I Saggi
ISBN: 88-6073-548-3
- EAN13: 9788860735485
Testo in:
Peso: 0.206 kg
Sempre più spesso sentiamo parlare di persone che infliggono al proprio corpo lesioni come tagli, bruciature, lividi, morsi, graffi... Perché lo fanno? Come si reagisce di fronte alla frase "Mi sono graffiato le braccia finché non è uscito il sangue. Succede sempre quando sono da solo. Allora comincio a chiedermi cosa pensi la gente di me. E concludo sempre che non valgo niente"? Cosa si può fare per smettere? Non è facile dare una risposta chiara e univoca a un problema così complesso. Prima di tutto perché ci sono vari tipi di autolesionismo, diversi per significato e gravità; in secondo luogo perché le cause scatenanti sono molteplici. L'autolesionismo può essere un modo spettacolare per attirare l'attenzione, ma anche uno strumento per punirsi, per soffocare emozioni negative, un disperato tentativo di esorcizzare la paura di fallire, di non saper scegliere, di non credere in se stessi. Partendo dall'adolescenza, una delle fasi più difficili e delicate dello sviluppo, gli autori cercano di aiutare tanto chi si ferisce quanto chi è coinvolto indirettamente, allargando la riflessione al rapporto con i famigliari, ma anche con gli insegnanti, gli amici e la società. Lo sguardo è quello del medico attento ma, soprattutto, è uno sguardo umano. Se da un lato il libro propone utili strumenti come questionari, test e consigli pratici, dall'altro riconosce l'importanza di strategie di prevenzione e terapie, perché tornare ad amare il proprio corpo può essere un traguardo possibile.