Il destino di un'idea e il futuro della sinistra. PCI e cattolici una radice della diversità
Guerini e Associati
Milano, 2021; br., pp. 208, cm 14,5x21,5.
ISBN: 88-6250-817-4
- EAN13: 9788862508179
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1 kg
«Un contributo che dai credenti può venire alla sinistra è quello della radicalità. L'urgenza delle sfide che sono di fronte a noi esige proposte forti, non scolorite». Nel panorama politico del Novecento il Partito comunista italiano ha rappresentato una delle espressioni più originali del movimento comunista internazionale e della famiglia socialista europea. Alla radice di questa originalità c'è anche l'attenzione alla religione, presente già nell'opera di Gramsci. Gramsci, Togliatti e Berlinguer non erano credenti: incontrarono il cattolicesimo, che da noi ha carattere anche di popolo, approfondendo l'analisi della società italiana e le vie per il suo cambiamento. Da questo è derivata la condivisione di un impegno su questioni come il disarmo e la pace, ma anche un dialogo che ha approfondito l'interpretazione del marxismo, una sua rilettura in rapporto alle fedi religiose e soprattutto la scelta di un pluralismo di culture, a fondamento della laicità del partito. «Le radici si selezionano, non si recidono, altrimenti, come una pianta, la sinistra rinsecchisce e muore» scrive Chiti. E proprio perciò nasce questo libro: per condividere la storia del Pci, ma soprattutto per ritrovare nella radicalità - che non è radicalismo, né estremismo - quella tensione etica che è fondamento di ogni progetto di rinnovamento sociale e democratico.