L'ateismo mistico di Julia Kristeva
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2015; br., pp. 254, ill., cm 14x21.
(Filosofie. 351).
collana: Filosofie
ISBN: 88-575-2557-0
- EAN13: 9788857525570
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.44 kg
Julia Kristeva è autrice poliedrica che si lascia inquietare dai movimenti del presente, spesso difficili da nominare e da rappresentare. Questa povertà simbolica è per lei causa e indice della crisi profonda che ha investito la contemporaneità, costringendo uomini e donne a sradicarsi dai luoghi vitali, per perdersi in un registro astratto e asettico che sembrerebbe in grado di custodire i loro confini. La promessa di protezione non viene però mantenuta. La logica dell'abiezione non funziona: la matrice vitale del senso, dalla fisionomia sacra e materna, non può essere neutralizzata senza condannare le esistenze a una triste autoreferenzialità. Attraverso una formazione linguistica e psicoanalitica, Kristeva tenta di far emergere queste profondità semiotiche, passando per i linguaggi dell'arte, della letteratura e della religione. Scopre così che l'ordine simbolico si costituisce prendendo una distanza dolorosa dal mondo affettivo e sacro, importando al suo interno una fragilità strutturale che si lascia avvertire ogni qualvolta un'esistenza si trova al limite di sé: nell'orrore, nel dolore e nell'amore. È in questo percorso che Kristeva scopre il bisogno di credere come mondo irrinunciabile del soggetto, sempre dipendente dai propri legami e costantemente esposto all'altro. Il nuovo umanesimo mette a tema questo limite inaggirabile, decentrando la singolarità e ricollocandola nella trama delle relazioni grazie alle quali essa può divenire ciò che è. Prefazione di Wanda Tommasi.