Mosca-Petuskì. Poema ferroviario
Quodlibet
A cura di P. Nori.
Macerata, 2014; br., pp. 207, cm 12x19.
(Compagnia Extra. 41).
collana: Compagnia Extra
ISBN: 88-7462-653-3
- EAN13: 9788874626533
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Questo romanzo, che Erofeev chiamava "poema ferroviario" perché si svolge in uno stato di estasi superalcolica tra la stazione di Mosca e quella di Petuskì, è stato uno dei libri più letti nella Russia dell'ultima era sovietica; circolava clandestinamente di lettore in lettore dal 1973, e fu pubblicato quello stesso anno in Israele in russo. In Russia fu ammesso ufficialmente e integralmente solo dopo il 1990, incontrando un successo e un apprezzamento enorme (Limonov ne parla con malcelata invidia e denigrazione): sembra che per desiderio dell'autore il libro dovesse costare quanto una bottiglia di vodka. Romanzo più che mai illustrativo dell'insofferenza per il regime morente, e del sordo, sotterraneo, costante boicottaggio messo in atto dalla popolazione, in particolare dalla larga popolazione di alcolizzati. La traduzione di Paolo Nori gli restituisce la vivezza del parlato anche gergale e la soffusa tragica comicità.