L'invenzione degli Stati Uniti d'America
Fazi Editore
Traduzione di M. Astrologo.
Roma, 2099; br., pp. 184, cm 24x12.
(Le Terre).
collana: Le Terre
ISBN: 88-7625-384-X
- EAN13: 9788876253843
Soggetto: Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.65 kg
La formazione degli Stati Uniti avvenuta tra il 1787 e il 1791 rispecchia in modo illuminante la progressiva integrazione dell'Unione Europea cui assistiamo oggi. Anche allora l'unione dei tredici Stati americani fu tutt'altro che naturale ma irta di ostacoli, casualità e colpi di scena. Menti brillanti come quelle di Washington, Franklin e Hamilton si cimentarono con la scrittura di una Costituzione innovativa compiendo il passaggio da una semplice Confederazione a una vera e propria Unione in grado di conciliare gli interessi di Stati tra loro molto diversi. Le somiglianze con i processi in corso nell'Europa odierna sono impressionanti. Il punto di svolta decisivo per la formazione degli USA fu la transizione dal principio dell'unanimità alla maggioranza, un nodo istituzionale che tiene in scacco anche l'UE. La Costituzione americana non ebbe bisogno dell'unanimità per essere approvata, ma di una maggioranza di due terzi (nove Stati). Come si arrivò a tale storico compromesso? Attraverso un voto, un voto che a sua volta non richiese l'unanimità. Guidandoci con competenza e lucidità nella ricostruzione di questi movimentati passaggi politici, Vidal ci ha lasciato uno scritto che oggi scottante attualità proprio perché ci aiuta a guardare con piena consapevolezza storica ai processi in corso in Europa. Gli Stati americani seppero riconoscere che solo uniti avrebbero rivestito un ruolo chiave nello scacchiere mondiale.