Il testamento di Emanuele
PSEditore
Firenze, 2023; br., pp. 418.
EAN13: 9791256160099
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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In un'Italia segnata dalle legislazioni razziali, Emmanuele Hoffmann, pianista torinese di fama internazionale con famiglia di origini ebree, rievoca, nel suo secondo volume, l'Olocausto e la deportazione vissuti in prima persona che segneranno profondamente la sua vita e il destino dei suoi cari. Tra il buio dei traumi e degli orrori subiti nella Auschwitz Orchestra, è sempre lei, la musica, vero filo conduttore del racconto, ad apparire come salvatrice, simile a un barlume di luce, come rifugio e salvezza ma anche come maledizione e colpa. La preziosissima testimonianza di Emmanuele pone le basi per un nobile insegnamento che colpisce nel profondo: scegliere la vita alla morte. Solo così è possibile ottenere la vera libertà, come dimostra la frase portante del romanzo: "La mia cultura era la vita, era l'amore. E scelsi quella."