Amedeo Ugolini. Un mite intellettuale comunista
SEB 27 Edizioni
Torino, 2024; br., pp. 224, cm 14,5x21.
(Laissez-Passer).
collana: Laissez-Passer
ISBN: 88-98670-91-5
- EAN13: 9788898670918
Testo in:
Peso: 0.27 kg
Amedeo Ugolini intellettuale cosmopolita, giornalista e scrittore oggi poco noto, fu antifascista, partigiano combattente, comunista, ebbe un ruolo importante all'interno del Cln ligure e di quello piemontese, più volte premiato per i suoi scritti letterari. Nato a Costantinopoli, vissuto tra Bologna, Chiavari e Torino, nel 1937 emigra clandestinamente in Francia, dove matura definitivamente la sua adesione politica al partito comunista, tra i fogli del giornale "La Voce degli italiani" e la frequentazione di emigrati provenienti dall'Italia. Arrestato, nel corso del secondo conflitto mondiale, a Parigi, fu incarcerato a Fossano e dopo l'8 settembre 1943, fu partigiano in Liguria e infine a Torino, città dove dopo la guerra viene eletto nel Consiglio comunale e dove dirige l'edizione piemontese de "l'Unità". La sua morte, il 6 maggio 1954, suscita una profonda emozione che si traduce in una commossa e straordinaria partecipazione al suo funerale. Il libro restituisce la sua figura a 70 anni dalla morte attraverso i luoghi in cui ha vissuto e le guerre che ha combattuto, che rappresentano altrettante tappe della sua maturazione di uomo e di romanziere.