Danno non patrimoniale e «ingiustizia conformata»
Giappichelli Editori
Torino, 2015; br., pp. XIII-393, cm 17x23,5.
(Scienze Giuridiche e Sociali. 6).
collana: Scienze Giuridiche e Sociali
ISBN: 88-348-4983-3
- EAN13: 9788834849835
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.72 kg
La tematica del risarcimento del danno non patrimoniale ha conosciuto, dal 1942 ad oggi, un deciso allontanamento del cd. "diritto vivente" dalla reale consistenza del problema, legato, anzitutto, alla presenza di un limite legale alle ipotesi di riparabilità del pregiudizio. Il volume, dopo un'analisi volta a far emergere gli equivoci nei quali gli interpreti sono spesso incorsi, individua nella reductio ad unum della figura del danno non patrimoniale e nella contestuale declaratoria di incostituzionalità parziale dell'art. 2059 cc. le prime soluzioni da prospettare. Il rimedio previsto dalla disposizione potrà così essere utilizzato, senza ricorrere ad inutili forzature ermeneutiche, oltre che nei casi previsti dalla legge, altresì nelle ipotesi di lesioni di diritti inviolabili - la cui individuazione è, in primis, rimessa alla Corte Costituzionale, in seno alla sua progressiva attività di controllo di legittimità sulla citata norma codicistica - secondo il criterio selettivo denominato "ingiustizia conformata". Considerata la funzione "equitativa" del ristoro ex art. 2059 cc, solamente un giudizio anch'esso equitativo, ma normativamente fondato, sembra in grado di assicurare adeguata tutela nei confronti della persona lesa, vista nelle sue peculiarità soggettive, e di garantire, al contempo, la certezza del diritto.