Il Sessantotto. Un evento, tanti eventi, una generazione
Franco Angeli
Milano, 2008; br., pp. 96.
(Confini Sociologici. 14).
collana: Confini Sociologici
ISBN: 88-568-0020-9
- EAN13: 9788856800203
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.19 kg
Il '68 fu rottura, controinformazione, agitazione politica: ma innanzitutto modernizzazione culturale. Da un'Italia arretrata e conformista si passò in un tempo breve ad un paese più aperto e cosmopolita, quel paese che avrebbe avuto le leggi sul divorzio, sull'aborto, sulla soppressione dei manicomi, sulla Rai, sui canoni di affitto. E che visse una stagione nel cinema, nel teatro, nella musica e un po' anche nella letteratura irripetibile. E che conobbe la cultura laica e si incontrò con lo straordinario movimento femminista. Con il cattolicesimo democratico del Concilio Vaticano secondo. L'occasione per questo saggio lungo (o libro breve) è il quarantesimo anniversario di quell'anno straordinario, certo. È, però, qualcosa di più. È un invito apparentemente paradossale - all'ottimismo della volontà, dando per scontato il pessimismo della ragione. Rileggere quella fase significa coglierne, appunto, la parte di maggiore attualità. Ora che la politica è soprattutto una grande questione di culture, un nuovo appuntamento identitario. E ora che serve una vera 'rivoluzione culturale', per immaginare uno sviluppo rispettoso delle vicende umane e dell'ecologia del sistema. E della mente. Per superare la 'violenza simbolica' insita nella nuova destra italiana: schizzi nostalgici, populismo elettronico, dirigismo berlusconiano, localismi proprietari ed egoisti. Ma la storia è lunga, e anche il Capitale, ammoniva proprio Mao.