Pierfrancesco Giambullari e la prima storia d'Europa dell'età moderna
Milano, 2011; br., pp. 192, cm 15,5x23.
(Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien. 41).
collana: Polit. e Storia. Dip. st. pol. Univ. La Sapien
ISBN: 88-568-3583-5
- EAN13: 9788856835830
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.322 kg
La prima Storia d'Europa in età moderna è scritta dal letterato fiorentino, di stretta osservanza medicea, Pierfrancesco Giambullari. Prima della riscoperta ottocentesca di Pietro Giordani, la Storia d'Europa era stata sostanzialmente trascurata: potè contare soltanto sull'edizione veneziana postuma nel Cinquecento (1566). L'analisi della Storia d'Europa mostra un modello storiografico erudito di stampo erodoteo con un uso preponderante di autori e fonti dell'umanesimo germanico. Sotto il profilo ideologico, l'autore persegue una linea poltico-culturale antiromana e filo-asburgica funzionale alla politica antifarnesiana ed antifrancese di Cosimo I, recuperando in chiave medicea gli echi della antica tradizione familiare ghibellina. La Storia d'Europa, infatti, costituisce una chiara esaltazione dell'ordine imperiale imposto nella Respublica christiana dalla dinastia di Sassonia, in particolare da Ottone I, il quale risolleva le sorti dell'Europa cristiana, fortemente fiaccata dalla decadenza politica ed ecclesiastica prodotta nel corso dei regni degli ultimi imperatori carolingi. Questa intepretazione consente di leggere nella cultura imperiale un elemento di stabilità e di ordine nel contesto della penisola italiana; chiara l'allusione a quell'idea di Europa di Carlo V, progettata per quanto riguarda gli antichi stati italiani, già nella pace di Bologna del 1530.