I morti non serbano rancore
Roma, 2011; br., pp. 302, cm 14,5x21.
(Godot).
collana: Godot
ISBN: 88-6165-098-8
- EAN13: 9788861650985
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.4 kg
Nonostante il padre, Carlo Goretti, sia morto da ormai 15 anni, il rapporto di Lorenzo, suo figlio, con la sua memoria è ancora irrisolto e molto tormentato. Lorenzo comincia così a ripercorrere la vita di questo eroico padre, capitano insignito della Croce di guerra, uomo colto amante di lirica e letteratura e così distante da lui. Lorenzo comincia così, una lunga ricerca sulla figura paterna e gli compare alla mente il fantasma della sorella Marianeve, morta prematuramente. È Marianeve a raccontargli che il capitano combattè al confine orientale i partigiani di Tito, ebbe un'amante, l'enigmatica Ivanka, che metteva in guardia Goretti dal capo partigiano Eric "il Rosso", di cui però era allo stesso tempo l'amante; Ivanka tradì così il capitano facendo uccidere i suoi uomini su un ponte minato in cui Goretti fu l'unico superstite. Lorenzo indaga sulle foibe, facendo ricerche sui libri, e interrogando un sopravvissuto napoletano: Cristiano Rocca. Rocca è quasi impazzito per l'ossessione di essersi salvato, e racconta a Lorenzo di esser stato proprio lui a uccidere il capo partigiano Eric. Come ultimo gesto per la riconciliazione con la figura paterna Lorenzo decide di aprire un baule con le carte e le lettere del padre, tra cui trova una cartolina inviata proprio al capitano da Cristiano Rocca: i due si erano quindi conosciuti e Lorenzo riesce così a risolvere un doloroso capitolo della propria vita.