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Ten books on architecture

Edizioni dell'Elefante

A cura di Rowland I.
Stampa anastatica dell'incunabolo "De Architettura" di Vitruvio.
Drawings by Sangallo il Gobbo.
Testo Italiano, Inglese e Latino.
Roma, 2003; br., pp. 346, cm 23,5x31,5.
(Studi di Storia dell'Arte).

collana: Studi di Storia dell'Arte

ISBN: 88-7176-097-2 - EAN13: 9788871760971

Soggetto: Ristampe anastatiche, Epistolari,Storia dell'architettura

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testi in  altro, inglese, italiano  testi in  altro, inglese, italiano  testi in  altro, inglese, italiano  

Peso: 2.02 kg


Nel 1486 Giovanni Sulpizio da Veroli, professore di Grammatica presso l'Universtà di Roma, pubblicò la prima edizione a stampa de Dieci Libri di Architettura dell'architetto romano Vitruvio, risalenti al primo secolo a.c. Sulpizio concepì la sua edizione come un lavoro da ompletare, lasciando ampi spazi nei margini del libro per correzioni e disegni, invitando "ogni lettore nelle cui mani qyesti libri capitino di aiutarci a fare la versione più fedele possibile di questo autore e la più completa in ogni parte." Pochi lettori, però, avrebbero potuto cogliere l'invito del Sulpizio con maggiore entusiasmo dell'architetto fiorentino Giovanni Battista da Sangallo, detto "il Gobbo" (1496-1548), il quale riempì i margini del suo esemplare del libro con correzioni, una traduzione parziale in volgare toscano e una serie di più di ottanta pagine di illustrazioni risalenti alla metà del Cinquecento, quando le imponenti rovine dell'antica Roma ispirarono architetti, artisti, scrittori e lo stesso Papa a creare una capitale della Cristianità di altrettanta bellezza e magnificenza.
Così Battista da Sangallo mirò soprattutto a quei libri di Vitruvio che fossero di maggior rilevanza per l'architettura contemporanea della Roma rinascimentale.
I disegni non colpiscono tanto per la loro correttezza archeologica, bensì per la loro vivacità, per l'idea che comunicano dell'architettura antica come un'architettura fruita e vissuta secondo un'idea che trae le sue origini dallo stesso Vitruvio. E' la fondamentale umanità di questi due architetti che rende la loro "conversazione" tanto attuale in tempi così lontani dal loro.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci